Adottare uno stile di vita corretto è il primo passo per prevenire un tumore, effettuare regolarmente esami di screening permette poi di individuarlo precocemente, aumentando così le possibilità di guarigione.
Infine, anche quando il tumore si è già manifestato, si può intervenire adottando tutte le misure a disposizione per evitare che si ripresenti. I capisaldi della prevenzione sono dunque i controlli e gli stili di vita ottimali.
È provato che un‘attività fisica moderata ma regolare protegga dal tumore. L’effetto benefico è in parte legato al controllo del peso – l’obesità è un fattore di rischio tumorale – e in parte alla riduzione dei livelli di insulina nell’organismo, che, se troppo elevati, facilitano la proliferazione cellulare, e dell’ormone IGF (insulin like growth factor) che sembra favorire in particolare il carcinoma mammario.
In sintesi un’attività fisica costante e moderatamente intensa agisce in modo positivo sul metabolismo, riducendo la concentrazione di alcuni ormoni direttamente implicati nei meccanismi del tumore sull’infiammazione e sul sistema immunitario.
Quali esami fare e quando?
Oggi la prevenzione può essere personalizzata, cioè studiata in base alle caratteristiche di ogni donna e della sua famiglia. Esistono tuttavia alcune raccomandazioni generali da seguire:
Dai 20 anni ogni donna dovrebbe eseguire un’autopalpazione del seno, una settimana dopo il ciclo;
Per le donne dai 25 ai 30 anni è consigliato il pap test ogni 3 anni per identificare precocemente le alterazioni cellulari del collo uterino;
Dai 30 anni di età oltre all’autopalpazione è raccomandata una visita senologica ed ecografia del seno una volta all’anno;
Dai 40 anni in poi è necessario effettuare una mammografia ogni anno e spesso si associa una ecografia quando il seno è particolarmente denso.
È necessario consultare uno specialista per sapere quali esami preventivi sono più adatti ed è importante ricordare che la mammografia non è pericolosa, poiché la quantità di raggi a cui espone è molto bassa e rimandare l’esame per paura delle radiazioni espone a rischi molto maggiori dal punto di vista oncologico.